Non ho parole per descrivere quello che in realtà penso , tra applausi e polemiche, dopo che le spoglie di Lucio Battisti sono state traslate da Molteno , il piccolo centro Brianzolo, per dirigersi a Rimini , residenza dell'unico figlio Luca.
Lo zampino della signora Maria Letizia Veronese, permettetemi di affermarlo, ancora una volta ha lasciato i suoi artigli e certo non in maniera positiva, sempre a mio avviso. Anche la casa nel complesso residenziale di " Dosso di Coroldo", dove Battisti viveva in splendido isolamento fin dai primi anni '70, è disabitata ..forse in vendita. Sulla sua tomba anonima, ma che tutti conoscevano ed era meta di pellegrinaggi, la sua vedova non ha voluto nemmeno lasciare gli ultimi messaggi del mese di settembre. La bara impolverata di Lucio ha provocato dolore e indignazione tra la folla , ma al suo passaggio non sono mancati gli applausi che sempre lo hanno accompagnato. Non così è stata l'accoglienza alla sua signora ,che , se pur celatamente per non adombrare questa figura di artista così schivo ma sincero e genuino, è stata sempre ignorata anche se nell'ambiente non ha mai goduto forti simpatie. Si è sempre considerata la causa di scelte sbagliate fatte dal marito, l'autrice di imposizioni caparbie e azzardate, ma il valore dell'artista prevaleva su tutto e soprattutto verso il suo rispetto.
Era dal 9 settembre del 1998 che Battisti era ospitato nella piccola Molteno e per il quindicesimo anniversario della sua scomparsa , era proprio necessaria questa bella sorpresa?
La folla che ha assistito frastornata all'evento è fatta di giornalisti, ragazzi, fans quasi tutti della zona , sconvolti di non poterlo più visitare, di non potere più pulire la sua tomba, di non potere più portargli fiori.
Gli sguardi non sono diretti verso Maria Letizia, accompagnata dal fratello ,e celata dietro un paio di occhiali scuri , nessuno le perdona questa "cortesia".
Il gesto sembra frutto di una battaglia legale tra il Comune di Molteno stesso ed un Festival che si faceva ogni anno per ricordare il cantante.La vedova boicottava questa iniziativa e, sempre si dice , è pronta ad andare avanti nella causa anche con il marito lontano. Forse il nostro Lucio verrà cremato , non avremo più un luogo dove poterlo visitare. Ma abbiamo ancora e per sempre le sue canzoni che nessuno ci potrà portare via."Il nostro caro angelo" allora sarà sempre con noi!!!
Lo zampino della signora Maria Letizia Veronese, permettetemi di affermarlo, ancora una volta ha lasciato i suoi artigli e certo non in maniera positiva, sempre a mio avviso. Anche la casa nel complesso residenziale di " Dosso di Coroldo", dove Battisti viveva in splendido isolamento fin dai primi anni '70, è disabitata ..forse in vendita. Sulla sua tomba anonima, ma che tutti conoscevano ed era meta di pellegrinaggi, la sua vedova non ha voluto nemmeno lasciare gli ultimi messaggi del mese di settembre. La bara impolverata di Lucio ha provocato dolore e indignazione tra la folla , ma al suo passaggio non sono mancati gli applausi che sempre lo hanno accompagnato. Non così è stata l'accoglienza alla sua signora ,che , se pur celatamente per non adombrare questa figura di artista così schivo ma sincero e genuino, è stata sempre ignorata anche se nell'ambiente non ha mai goduto forti simpatie. Si è sempre considerata la causa di scelte sbagliate fatte dal marito, l'autrice di imposizioni caparbie e azzardate, ma il valore dell'artista prevaleva su tutto e soprattutto verso il suo rispetto.
Era dal 9 settembre del 1998 che Battisti era ospitato nella piccola Molteno e per il quindicesimo anniversario della sua scomparsa , era proprio necessaria questa bella sorpresa?
La folla che ha assistito frastornata all'evento è fatta di giornalisti, ragazzi, fans quasi tutti della zona , sconvolti di non poterlo più visitare, di non potere più pulire la sua tomba, di non potere più portargli fiori.
Gli sguardi non sono diretti verso Maria Letizia, accompagnata dal fratello ,e celata dietro un paio di occhiali scuri , nessuno le perdona questa "cortesia".