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venerdì 11 gennaio 2013

Prima volta che...

Riflettevo su di un bambino, al suo primo giorno di scuola. Quanta folla, quante lacrime e promesse di giocattoli e di carezze.


Il grembiulino blu, lo stemmino con sù scritto il suo "primino"...la cartella con gli accessori, comperati con fin troppi sudori! L'attesa infinita, quella mano della mamma che[...]
mai era stata lasciata.
 "Non si piange! Non sei più piccolino, adesso sei il mio omino!"

Lo strozzo ed il magone pure intasavano quel cuoricino, che batteva come il motore di un motorino. Mal di pancia come doglie, lo sconforto come se quella mano non fosse stata più!

Un bacino, un'altro ancora, una dimenticanza ed un'altra parola...ma la fine era annunciata, la campana era suonata! Sù per le scale enormi tra mille aule, troppe...tante voci e tanti sconquassi...un corridoio mai finito ed un banco freddo, ormai tutto era finito.



4 commenti:

  1. ..ciao caro Vito, la tua riflessione su quel bambino la posso condividere molto bene...grazie...

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  2. Caro Vito,hai ottimamente descritto il primo giorno di scuola!BRAVO!!!

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  3. Penso che il primo vero scatto della vita di un bambino, sia proprio quello scolastico.
    Anche i genitori vedono allontanarsi quella sagonma che fino a ieri era stata solo loro, e sarà poi anche parte di altri.
    Così è la vita...gli animali ci insegnano con un metodo drastico a far camminare da solo i figli.
    Carezze , gelosie , possessività e quando arriva l'autosufficienza devono imparare a cavarsela da soli...
    Bacione angelo mio, Vito caro!

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  4. Vi abbraccerei tutti insieme per l'affetto che ogni volta mi mostrate, con le vostre parole, con i vostri gesti, i vostri apprezzamenti mai troppo meritati.
    Vi voglio bene amici ed amiche mie!
    Vita lunga e prospera ad ognuno di voi!

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