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sabato 27 luglio 2013

E intanto sogno

Avido direi perfino ingordo, ecco il modo di affrontare la vita.
Quasi come fosse l’ultima occasione che si ha di confrontarmi con il mondo…
Ciò che spinge che muove i miei fili è sempre una sfida…
chissà, magari dovuta al fatto che qualcuno mi esorta a dare sempre il meglio di me stesso
o se mi serve questa convinzione per farmi sentire importante, avere la voglia di sapere, di capire,
di scoprire, la verità… voglia di conoscere, voglia di amare.


In fondo il mondo attorno a chi mai ha vissuto come me è tutto una scoperta, basta soltanto guardare con la giusta attitudine l'appropriato intento, e se l’azione fosse un sentimento, la spinta per arrivare ovunque…
e se l’azione fosse una parola sarebbe essere ciò che non sono…
Rammento giorni con il cielo nella mia mano, notti con miriadi di pensieri che falsamente girovagavano per la testa.
Rammento una carica emozionale, la sveglia mattutina, che portava te, luna della mie notti, sole delle mie giornate, come un moto lento, costante continuo perpetuo nella mia anima.
Ogni mattino ricomincio e la ricerca segue, aspetto di vedere il tuo volto e aspetto azioni che completino la mia esistenza, ascoltare la tua sibilla voce, il gaio tuo sorriso che cerca in modo infinito il mondo, il bello, il caldo, un nuovo sogno.

E intanto sogno e muovo monti, sposto paesi, rincorro corsi d’acqua, ma non mi basta mai, penso che la vita mia sia soltanto una fonte di agonie, di gesti, di idee irrealizzabili ed oltremodo illusorie che esaltano il lato più tetro d'essa, più fisico, più emozionale.
Rivoglio emozioni, rivoglio sensazioni, rivoglio amore e chiedo a me stesso se per oggi basta
vista la grande penuria che ho di me.

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