volo senza ali,
combatto senza spada,
dormo con un occhio solo,
respiro aria di mare,
mi nutro del sole caldo,
bevo la rugiada delle stelle,
ululo alla luna.
Tutto mi va stretto,
la rabbia mi consuma a volte,
mi piace la compagnia, ma poi
devo ritrovare la mia solitudine.
Posso passare ore a guardare il mare,
e farmi prendere dalla malinconia,
e all'improvviso ridere
ad un cardellino canterino dentro una siepe di pitosforo.
Corro fino a perdere il fiato
immaginandomi nell'antico Egitto,
all'ombra eterna delle Piramidi,
allieva di Fidia
semplice soldato dell'armata perduta.
Poi ritorno da te,
pazza, con il polline sui denti.
Discontinua la nostra Silvia in questa poesia..come le nostre azioni e le nostre menti..
RispondiEliminaA me accade abbastanza sovente...
Brava come sempre!
Serena serata amica mia!
In effetti chi non è discontinua a questa vita? Eventi, situazioni, condizioni....mutano del continua attorno a noi, e noi stessi all'unisono con loro.
RispondiEliminaMa lasciatemi dire una cosa...che dolcezza inesauribile la mia Silviuccia! Impareggiabile!
Grazie...
hai ragione VITO...é fantastica, descrive perfettamente in forma poetica la natura di noi donne, siamo cosí....discontinue, sognatrici,ribelli a volte, ma con tanta voglia di vivere..brava Silvia :)))
RispondiEliminaBrava Silvia! Arrabbiarsi, ritirarsi in solitudine, immaginare una vita antica.........ma poi correre ..correre da lui. Corri sempre dal tuo amore!! Un abbraccio.
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