Oggi ho indugiato davanti ad una delle librerie di casa. Con gli occhi mi sono messa a scorrere tutta la fila della collana Premi Nobel, quella della letteratura, gli storici, i libri d'arte, i saggi e via dicendo.
I ricordi legati a questi  libri, odorosi d'inchiostro, hanno messo in moto la macchina del tempo dei  ricordi. Sin da quando ero bambina ho amato leggere, forse perché prima ancora  che imparassi a leggere, qualcuno ha letto per me, incantandomi prima con le  illustrazioni e poi con il fruscio delle pagine che scorrevano. 
Nella mia mente si sono  aperte le pagine delle Cinquanta Novelle dei F.lli Grimm con le  illustrazioni di Accornero, le filastrocche de  I quindici, i libri  del come e del perché, un adattamento delle Mille e una Notte (che mi  ha fatto scoprire poi la splendida letteratura araba), una collana di vecchi  libri di mamma La biblioteca dei miei ragazzi che divorai letteralmente  cominciando con Pasqua radiosa, Il mago di Villafiorita, La  pupilla del cardinale, Le avventure di Fior di Sole, Il romanzo di  un ragazzo, Il regno di Cenerentola, Caccia al tesoro,  Avventure a lieto fine, Il Mistero di Morande... 
Di qualcuno credetemi  ricordo il titolo e non l'autore Memorie di un asino e Viaggio  fiabesco. Ho tentato anch'io di rivivere le Avventure di  Gianburrasca, e avrei voluto trasferirmi in Malaysia per arruolarmi  con Sandokan e far sventolare la bandiera della tigre di Mompracem (ti ho amato Salgari, o meglio, era di Sandokan che mi ero  innamorata!). 
Nel frattempo mi ero  imbarcata con Marco Polo alla volta del Chatai sfogliando le  pagine del Milione e ho pianto leggendo il Diario di Anna  Frank. 
Passai poi al Libro  della Giungla di Kipling, a Kim, a Golding de Il  Signore delle Mosche, Siddharta  e Narciso e Boccadoro  di Hesse, ormai ero quasi al liceo e una volta al ginnasio, la mia  attenzione è stata catturata dai classici latini e greci: Apuleio e il  suo Asino d'Oro, Luciano  e la La storia vera, Saffo e i suoi frammenti, Marziale e suoi epigrammi, Virgilio con le  Bucoliche e le Georgiche (ore passate a tradurre una frasettina...),  De bello gallico e De bello civili di Cesare (quanto ho  stimato il tuo essere conciso e chiaro!) e via con Odisseo verso Itaca  e con Achille ad espugnare Troia (Omero caro, i tuoi  verbi in greco e relativi paradigmi sono ancora oggetto di incubi che disturbano  il mio sonno). 
Accanto a loro è nato  l'interesse per gli autori francesi fra cui Balzac che ha allietato molte  serate con Le sollazzevoli Istorie, che mi ha stregato con Modesta  Mignon ed Eugenia Grandet, che mi ha disilluso con Le illusioni  perdute. Accanto a lui Zola e la sua Nanà e Flaubert e  le crisi di Madame Bovary (così attuale la sua insofferenza, e il suo non  accontentarsi). 
Come nella migliore  tradizione, ho anch'io passato il periodo russo, e come un topo affamato di  carta pregiata mi sono buttata a corpo morto su Tolstoj, Infanzia,  adolescenza e giovinezza (come dimenticare gli odiosi scarpini coi lacci e  maman?), il dramma di Anna Karenina, la tragica Morte di Ivan  Il'ic. 
A seguire  Dostoevskij  di Delitto e castigo, anche se ho amato di più le  vicende de I fratelli Karamazov e, per non farmi mancare nulla, Cechov  de Il giardino dei ciliegi, e, saltellando ancora, mi sono imbattuta  in Turgenev e nelle sue Acque di primavera. 
Alleluia griderete, perché  passiamo agli italiani e voglio tralasciare i poeti altrimenti non finisco più,  perciò citerò solo Pirandello e Verga, di cui ho praticamente  letto tutto, Svevo (noiosino per me) e Silone, Buzzati ( e  l'attesa nel Deserto dei Tartari), Vittorini (e il romantico  Garofano rosso), Bassani e il Giardino dei Finzi-Contini,  Pasolini (mi ci volle un vocabolario), Calvino. 
Vorrei andare ancora  avanti, potrei scrivere per ore delle mie letture, ma sarete già annoiati e vi  capisco. Manca ancora tutta la parte anglosassone e quella araba. Ma sarà per  un'altra volta, questo è solamente un assaggio. 
 

 
Mia cara Silvietta , i libri sono veramente i nostri veri compagni di viaggio..
RispondiEliminaPasso passo ripercorrono la nostra vita e noi con loro...
E' un piacere spesso ritrovarli perchè ci portino indietro nel tempo ...
Una serena giornata , amica mia!
Grazie Nella, amo leggere e ritengo che la lettura sia uno dei metodi più utili ad aprirci la mente
RispondiEliminabrava Silvia, sei una piccola biblioteca vivente, invidio le tue nozioni, ricordi, e memorie...io...vedró piano piano di recuparare.. "tempo permettendo"..ciao buona giornata:))).
RispondiEliminaCara Silvia!I libri sono i nostri compagni fedeli. Non prestarli soffirebbero.
RispondiEliminaDevono stare su quella libreria, uno dietro l'altro, mettendosi in mostra pronti al tuo sguardo.
Loro sperano che la tua mano li scelga! Mi piace iommaginarli vivi e con un anima..che si intreccia alla mia quando li leggo!
Grazie Silvia per l'elogio ai libri e agli autori.