Dal libro "Io, Informatore Medico Scientifico" di Romolo Benedetti
….Il medico, questo strano soggetto,…… oggi se lo chiami per
una visita domiciliare apriti cielo!! Il paziente deve avere qualcosa di molto
serio affinchè il medico venga a casa e se decidesse di venire, mai di notte, ti
dice che c’è la guardia medica. Spesso durante il mio lavoro il medico
riceveva delle telefonate di persone che avevano familiari con trentanove di
febbre e chiedevano una visita a casa, molte volte la risposta era:<< Lo
copra bene e lo porti qui a studio.>> Alla faccia del c..zo! Per non
parlare poi dell’orario di studio. Quando si entra in una sala d’aspetto
generalmente si trova appesa al muro una locandina con su scritto: lo studio
medico seguirà il seguente orario: lunedì, mercoledì, venerdì ore 9,00–11,00
martedì, giovedì 16,00-18,00, dopo le ore 20,00 rivolgersi alla guardia medica.
Dieci ore di lavoro alla settimana!!! E hanno anche il coraggio di lamentarsi.
In alcuni studi medici c’era scritto su una locandina che il medico visitava
solamente venti pazienti al giorno e per
appuntamento, alle persone che si presentavano oltre quel numero la segretaria
diceva che il medico era pieno e poteva visitarlo il giorno dopo se non addirittura
due, come se le malattie dessero appuntamenti ai pazienti!! Una vera vergogna.
Mentre dicevano ai loro pazienti che dopo le ore 20.00 entrava in funzione la
guardia medica i signori medici si facevano però trovare pronti quando le
aziende farmaceutiche organizzavano pseudo riunioni con cena finale nei
migliori ristoranti, piatti prelibati, i migliori vini scelti da loro naturalmente,
antipasto, primo, secondo, contorno, formaggio, frutta dolce, caffè e grappino,
tutto offerto dalle aziende. Era abbastanza frequente anche la presenza delle
consorti ( o di chi ne faceva le veci! ). Una volta organizzai una cena con dei
medici in un ristorante sul mare e ci fu un medico che come antipasto si mangiò
la bellezza di quattordici ostriche!!! Dove c..zo se le sarà messe!...... Con
il passare degli anni però queste cene cominciarono a diminuire….. ....
e si cominciarono a vedere cellulari, computer, segreterie telefoniche e
quant’altro. Ci fu un medico che appena entrai nel suo studio non mi diede nemmeno
il tempo di sedermi che mi disse: << Dottore, ho bisogno di un cellulare.>>
Ebbi subito la risposta pronta: << Non c’è problema, dottore, mi dica se
preferisce il 112 o il 113 e glielo mando subito.>> E me ne andai
immediatamente. Era la seconda volta che mi faceva una richiesta del genere, la
prima fu mesi prima quando mi disse che era il presidente della federazione
italiana medici tennisti e siccome stava organizzando un torneo di tennis
voleva che la mia azienda partecipasse alla sponsorizzazione di tale torneo fornendo
le palle da tennis. Un accattonaggio estremo. Lo stesso medico ad un collega le
chiese se poteva fornirgli un libro, il collega rispose in modo affermativo
visto che era prassi regalare ai medici dei testi scientifici, ma quando le
chiese il titolo del libro il medico rispose:<< Il mio cane.>> Dopo
un momento di stupore il collega gli cominciò a ridere in faccia dicendo che
non era possibile. Non ho parole.
Sono purtroppo abituata a queste brutture caro Romolo e dovevi sentire le discussioni infinite con mio padre....
RispondiEliminaI medici sono invisibili anche nel fine settimana , nei giorni festivi e negli orari notturni ..è ovvio
Vai al "pronto soccorso"..ovvio , no?
Vergogna marcia!
Come se al pronto soccorso la situazione fosse stata migliore!! attese interminabili e quant'altro, l'ho vissuto per quasi trenta anni, cara Nella! un abbraccio.
RispondiEliminaStendiamo un velo pietoso sui vari " Pronto soccorsi" , perchè tra le attese e tutto il resto , potresti morire due volte!
Eliminaé desolante ma oggi si compra tutto, anche la salute. Son finiti i tempi dei nostri vecchi dottori di campagna, ricordo il mio, ha seguito tutta la famiglia x oltre 30, ogni giorno era in visita, e come lo chiamavi (a qualsiasi ora), lui veniva, la sua era veramente una missione, prerogativa ormai riservata a pochi. Ora se si pretende di essere curati decentemente, bisogna pagare.IN cittá il rapporto é piú freddo, formale. Anni fa ho chiamato di sera la guardia medica x mia figlia con febbre oltre i 40..aveva nevicato e non son venuti, mi han detto di metterle ghiaccio sul corpo..e prendere i medicinali.
RispondiEliminaPurrtroppo questi sono i medici di oggi cara Alessandra, e hanno anche il coraggio di lamentarsi!!!!
EliminaCaro Romolo, ricordo d'aver letto che nell'antica Cina, il medico veniva pagato in tempo di salute. Un paziente pagava il medico intanto che stava bene, ma come si ammalava smetteva di pagarlo, così il medico si affrettava a curare il malato e a metterlo in salute. Noi li paghiamo profumatamente per stare ammalati....non hanno nessun interesse che si guarisca!!
RispondiEliminaStiamo andando al contrario...prima o poi precipitiamo.... Un caro saluto.
già, cara Galadriel, è finito il tempo dei vecchi medici condotti che venivano a casa a tutte le ore del giorno e della notte, e magari in campagna facevano partorire anche le mucche. Ora se hai un raffreddore il medico di famiglia ti manda dall'otorino, se hai un callo ti invia dall'ortopedico e così via, di venire a casa neanche l'idea. L'dea dell'antica Cina però non sarebbe male!
EliminaCarissimo Romole', che dire...meglio stendere un velo pietoso sull'argomento, ne avrei da dire che con ogni probabilità intaserei il web tutto! Una vergogna senza fine...
RispondiEliminaVita lunga e prospera a tutti che e molto meglio va'...
pensa quante ne posso avere io dopo quasi trenta anni che ho lavorato con questi "esseri"....
Eliminaieri mattina ti ho pensato ROMOLO, ero in reparto di cardiologia x un esame di mio marito, avevamo l'appuntamento, abbiamo aspettato un'ora e mezzo, e vedevo gli informatori medici che ci passavano davanti, mi son pure incazzata e ho detto a mio marito." vedi, quando sei un numero e non paghi totalmente manco ti badano".....vabbé..ci vuole molto, tanta, pazienza!!!!
RispondiEliminapurtroppo è così cara Alessandra, ne avrei tante ma tante da raccontare.Io certe volte mi vergognavo a passare davanti ai pazienti, anche se erano pochi quelli che stavano veramente male. purtroppo quello è un lavoro regolamentato molto male e sia i medici che le aziende ne approfittano, e noi stiamo tra l'incudine e il martello prendendo botte da ambedue.
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