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domenica 3 febbraio 2013

LA DONNA SELVAGGIA


Viaggio spesso all'interno di quel bosco buio, fitto e pericoloso che è la mia psiche. Vi trovo cadaveri della mia natura più vera, quella che troppo spesso ho sacrificato alla logica, alla razionalità, alla necessità,  lasciando che la mia voce interiore venisse spenta in nome del "fare buon viso a cattivo gioco", o ancora peggio cercando di uniformarmi a regole che mi facessero apparire così come gli altri volevano  che fossi.
Le ossa di quei cadaveri sono sempre lucide e bianche e risplendono lo stesso nella tenebra del bosco, lasciandosi osservare a lungo. Ed è da questa attenta osservazione che ho capito che non è così che funziona. Ma non funziona per me come non funziona per tutte le donne. 
Dentro ognuna di noi risiede, nascosta, braccata, ghettizzata, fatta oggetto di dannazione e [...]
condannata dalla nostra stessa inquisizione, una voce interiore, una LOBA (una lupa), una BABA JAGA (una strega maga) che governa da millenni la nostra istintualità. 
E' lei quella vocina flebile flebile che sentiamo dentro di noi, quella che ci avverte per metterci in guardia e che altrettanto spesso ignoriamo facendo sì che il nostro io rimanga monco.
La natura istintuale della donna è stata emarginata nel corso della storia e la storia stessa ce lo dimostra, dedicando ben poco spazio se non in rari casi alle donne. 
Siamo ancora oggetto di schiavitù, nonostante ci si illuda di aver fatto grandi progressi nel campo dell'autodeterminazione, dell'indipendenza e della parità. 
Siamo tutt'ora trattate come oggetti, e come tali subiamo violenze di ogni genere: fisiche e psicologiche.
Ne ho preso formalmente coscienza scorrendo le pagine di un libro interessante: "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estes, studiosa che, nel corso di un ventennio, ha raccolto un patrimonio di fiabe, miti, racconti popolari costruendo un'interessante interpretazione psicoanalitica, elaborando una serie di archetipi femminili e volendo in questo modo aiutare tutte le donne a recuperare l'istintualità e la capacità di vedere oltre, propria della natura femminile. Vediamo come. Siete d'accordo?

6 commenti:

  1. D'accordissimo cara Silvia,i tuoi post son di un formidabile interesse e ci aiutano a vedere e scoprire i lati più nascosti del nostro"io" che spesso, non tiriamo fuori, o non abbiamo il coraggio di farlo o non ne abbiamo le capacità.
    Grazie e un caro abbraccio!

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  2. Sono assolutamente d'accordo. Ma riprendere il nostro essere più intimo e portarlo alla luce non è cosa da poco. Soprattutto la società in cui viviamo continua ad essere ostile. Quel libro, devo assolutamente leggerlo.

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  3. Cara Silvia leggerò quel libro! ma vorrei poter dire intuito e non istinto. La donna è molto intuitiva e non istintiva, secondo me. Certo che l'intuito non ascoltato o filtrato dalla ragione e dalla razionalità, si trasforma in istinto. Le donne hanno una marcia in più...peccato che le manchi la l'asta del cambio...:)))

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  4. peccato avevo postato ma evidentemente il mio commento é andato perso, avró sbagliato in qualcosa. Concordo con GALA le donne hanno una marcia in piú .Noi abbiamo lottato x avere emancipazione, libertá e diritti, non possiamo negarlo . L'epoca del masochismo e vittimismo deve finire, noi occidentali siamo fortunate rispetto alle donne mussulmane che arretrano sempre piú e lo vediamo ogni giorno con episodi di violenza gratuita. Proprio oggi leggevo di un padre (imam) che ha brutalmente violentato e massacrato di botte la sua bambina di 5 anni.. pena...50mila sporchi euro, poi dimezzati perché la vittima era donna...questo dice tutto!!!...Concordo che le donne non sono tutelate in questa societá maschilista..vediamo le condanne di chi stupra..mandato "AGLI ARRESTI DOMICILIARI" ..(e non sono pochi).., incentivo a stuprare ancor di piú ovvio! Ma i media non ne parlano..ora l' informazione é manipolata a piacimento, alcune notizie scomode , spariscono.

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  5. Credo che la violenza più credule che sia fatta ai danni di una donna sia quella della invidia ( specialmente quando viene perpetrata da persone che si sentono inferiori)! Molte volte sono proprio i vicini di casa ad essere degli stalkers e purtroppo non puoi nemmeno denunciarli se non hai prove a sufficienza!!!
    Grazie Silvia per il tuo post molto interessante....e credo che comprerò il libro..
    ciao e buona settimana!!!

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  6. ....mi rendo conto che non è facile rispondere a questo post, concreto e soprattutto vero, col pensiero che mi contraddistingue, ovvero maschile. Ma se è vero che un maschio difficilmente può afferrare la vera essenza femminile, è altrettanto vero anche il contrario. Poiché, penso, che soltanto le esperienze siano maestre del conoscere e del sapere. E un'esperienza maschile sarà sempre diversa da quella femminile. Come credo che la natura abbia posto dei limiti e non delle marce in più o in meno. La donna è fisiologicamente diversa dall'uomo? Certo! E questa diversità cosa comporta? Io penso si debba partire da questa semplice domanda, percorrendo un lungo tragitto storico per poter iniziare a dipanare una matassa molto intricata in cui l'uomo si è sempre perso per ignoranza. Ed è qui, a mio avviso che la donna, con la sua marcia in più, dovrebbe intervenire usando l'intelligenza, ma non quella enciclopedica, ma quella del cuore. Rispetto alla femmina, il maschio nasce grezzo. E la grossolanità si vince soltanto col suo contrario. Insegnateci ciò che la natura vi ha elargito per mano di un dio. Voi siete l'incarnazione di un suo sorriso. E noi di una sua smorfia obbligata per darvi un oggetto. Ecco chi è l'oggetto del contesto e del contendere! Posso soltanto condividere ciò che la storia passata ha scritto sul processo evolutivo della donna in quanto femmina, fino ai nostri giorni: il maschio grezzo che un giorno alzò la clava e scoprì la forza, bruta e anche malvagia...un abbraccio a tutte voi...

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