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domenica 27 gennaio 2013

Derby

La prima partita di Calcio alla quale assistetti fu appunto quella del derby Roma-Lazio in data diciannove marzo 1961,avevo quasi undici anni. Rimasi colpito dalla grande coreografia all’interno dello stadio, una miriade di bandiere biancazzurre e giallorosse mescolate insieme e svolazzanti. Eh sì, perché all’epoca tra i tifosi delle diverse squadre c’era un grande rispetto, la vera sportività con la S maiuscola, si trovavano seduti gli uni accanto agli altri e ognuno tifava per la propria squadra, al massimo ci poteva scappare una scazzottata che veniva subito sedata dagli altri spettatori ma poi si ritornava a tifare insieme e tranquillamente. Dunque, tornando al[...]
derby, appena all’interno dello stadio quasi ebbi paura nel vederlo stracolmo di gente, non avevo mai visto niente di simile, tanti cori e canzoni adattate per l’occasione e soprattutto tanti sfottò, alcuni dei quali erano abbastanza simpatici e ti strappavano delle fragorose risate dalla bocca, altri un pò meno e spesso offensivi, da ambo le parti che lasciavano molto a desiderare in quanto a educazione e che erano pretesti appunto per iniziare le suddette scazzottate. Ma il bello doveva ancora venire. Per dovere di cronaca il derby venne vinto dalla Lazio, con mia somma gioia. Uno degli sfottò più simpatici era quello del “funerale”. Consisteva nell’affittare dopo la partita un carro funebre compreso di bara (naturalmente vuota) e fare il giro delle vie più affollate della Capitale con questo carro e con sulla bara la bandiera con i colori della squadra che aveva perduto il derby, non solo ma al seguito un corteo di tifosi della squadra “deceduta” con sciarpe dello stesso colore . Che bello quel giorno vedere un funerale tutto giallorosso!
Quelli erano bei tempi!! Vedere allo stadio famiglie intere con bambini di tutte le età liberi di giocare e strillare per la loro squadra, vedere coppie di fidanzati con sciarpe dell’una e dell’altra squadra, tornare a casa e dire: che bella domenica! Purtroppo al giorno d’oggi se vai allo stadio….chissà se ritorni a casa!!!!!

8 commenti:

  1. Bravo Romolo, lo sport doveva essere unione, partecipazione, anche se il tifo poteva essere avverso..
    Oggi...puoi anche non uscirne vivo, altro che portare i bambini....
    Speriamo che le cose possano cambiare, non c'è cosa migliore che guardare le tue preferite dal vivo, con il calore del pubblico.
    Ma questo calore deve rimanere tale!
    Una magica serata!

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    1. Grazie Nella, purtroppo dubito che le cose possano cambiare, se non altro perchè manca la volontà di chi dovrebbe cambiarle.

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  2. Carissimo Romolo...premetto che sono un tifosissimo giallo rosso! Già giallo come il sole e rosso come il cuore...Messinese! Immagino l' emozione che provasti, la stessa che provai io durante i derby con i nostri dirimpettai reggini, derby sempre affrontati con sfotto' simpatici, e senza mai andare oltre il consentito. Un coro una curva, la sud ovviamente, che mi riempiva il cuore era quando entravano le squadre in campo...il capo ultra comandava: tutti suggiuti(in piedi)! Isamu (alziamo) i manu(mani)! Mi svigghiai chi era viatu a duminica matina e pinsannu o Missina cuminciai a cantati. Poi trasennu Intra a cubba assiemi a me cumpari cuminciai a cantari pi sta squadra du me cori. Ie na squadra troppu bedda ni piaci fa 'mpacciri nui semu missinisi e non ti lassamu chiu'!!!
    Una bolgia che non può certo competere con l'olimpico di Roma, ma il San Filippo del 2004 con 40000 spettatori...ti garantisco che era un sogno! Be di funerali ne festeggiammo da ambo i lati, ma devo dire che per adesso loro sono in vantaggio! Intanto oggi 7 vittorie consecutive e primo posto sicuro! Forza Messina!!!

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    1. Caro Legolas, allora come tifosissimo puoi capire la gioia di quei momenti, che a dire la verità non erano solo quei momenti, ma valevano una stagione, per lo meno fino al derby di ritorno, con tanti sfottò simpatici. Purtroppo al giorno d'oggi se "sfotti" un tifoso di un'altra squadra escono fuori subito i coltelli, e sinceramente non ne vale più la pena. Te lo dice uno che per quasi quaranta anni non ha perso una partita all'Olimpico.

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  3. Caro Romolo come darti torto! I tempi sono cambiati e quel ch'è più brutto è che siamo stati noi a crescere quella generazione di maleducati e smidollati. Pensavamo di dargli libertà e invece...
    In inghilterra, dove avevano la tifoseria più pericolosa del mondo, sono riusciti a renderli inoffensivi e a portare le famiglie allo stadio. Potremmo scopiazzare cose giuste e buone ogni tanto però... Ciao Romolè!

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    1. Hai ragione Gala, la colpa è della nostra generazione che ha accontentato i figli in tutto e per tutto e questi ora si sentono padroni del mondo. E pensare che negli stadi inglesi la polizia "disarmata" tiene a bada gli hooligans mentre nei nostri stadi in tenuta anti sommossa non ci riescono. Non ci riescono o non ci vogliono riuscire???? mah!

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  4. cara ROMOLO quelli erano tempi diversi...ora c'é solo violenza negli stadi..violenza incontrollata e ogni tanto ci scappa pure il morto in mezzo a quel fanatismo...io ero della Roma.. nel mio negozietto ho tolto quest'anno la foto di Totti..mi ha deluso, schifato e esasperato questo calcio...ora non tifo piú x nessuno!!!

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  5. Cara Alessandra. io per quasi quaranta anni non ho perso una partita allo stadio e se perdeva la Lazio stavo male fino alla domenica successiva, ho portato mio figlio allo stadio quando aveva due anni ( ma eravamo nel 1986 ), ora non è più possibile, a malincuore vedo la mia Lazio in tv, e se perde mi dispiace ma non più di tanto.

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