La
prima volta
le
mie paranoie
ti
scendono dentro
ti
scrutano
sono
invisibili parole
che
giungono da lontano
tu
lo sai
le
senti come lame
penetrare
nel corpo
più
che non faccia
il
mio tumido fallo
beato
prigioniero
del
tuo roseo fiore
ma
di esse
e
di quello
reclama il tuo desiderio
come
fosse sempre
la
prima volta.
eros e amore.....stupenda poesia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaArdimentosa poesia del mio gabbiano dorato...
RispondiEliminaVola alto ti prego, non ti fermare...
Devo inchinarmi dinanzi a si tanta prepotente delicatezza ed eleganza, bagaglio di un vero uomo, come pochi;
RispondiEliminaBravo Sergio...